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Manifesto

Ogni alimento è in grado di generare delle percezioni in chi lo consuma per il suo aspetto, l’odore, il sapore e/o la consistenza; cogliere queste percezioni e misurarle permette di comprendere se il prodotto piace e perché, di individuare le differenze tra prodotti simili presenti sul mercato (prodotti concorrenti), ma anche per descrivere il prodotto attraverso il suo profilo sensoriale (basti pensare alle etichette dei vini: “La Ribolla Gialla è un vino che si presenta di colore giallo paglierino, con un aroma particolarmente profumato e delicato. Tra le note spiccano quelle floreali, che rendono questo vino piacevolmente armonioso”).

In altre parole, si tratta di un metodo scientifico che consente di misurare, analizzare e valutare in maniera oggettiva quanto viene percepito di un prodotto, o anche di un servizio, attraverso l’uso corretto degli organi di senso. Si tratta di un’analisi a tutti gli effetti, rigorosamente normata e condotta con oggettività (aspetto fondamentale per avere un giudizio che sia una stima di quello che la maggior parte dei consumatori finali percepiranno), che utilizza i sensi come strumenti per quantificare le caratteristiche di un prodotto, determinanti nella scelta e nell’orientamento degli acquisti. Risulterebbe, infatti, difficile descrivere un prodotto solamente attraverso delle analisi di laboratorio, anche sofisticate.

L’analisi sensoriale trova applicazione soprattutto nell’ambito del marketing dove riveste sicuramente un ruolo fondamentale poiché consente al produttore di rendere il suo prodotto/servizio competitivo. Infatti, sempre di più l’analisi sensoriale viene impiegata dalle diverse realtà imprenditoriali (dall’azienda alimentare all’hotel di una meta turistica) come strumento analitico per capire come distinguersi in un determinato segmento di mercato in cui il prodotto/servizio va a posizionarsi.

Tramite le diverse metodiche dell’analisi sensoriale, si riescono a cogliere in maniera repentina quelli che sono i desideri o bisogni, espressi e ancora di più quelli inespressi, del consumatore finale riuscendo quindi a raggiungere la sua soddisfazione e determinare il successo del prodotto/servizio.

La valutazione del percepito non può essere univoca ma deve essere ripetuta più volte per riuscire a captare sempre nuovi bisogni del consumatore/cliente e quindi seguire quelli che sono i “trend” del mercato dei prodotti o dei servizi. L’analisi sensoriale è quindi una disciplina multi-modale, in quanto prevede l’utilizzo di diversi organi di senso, e cross-modale, poiché questi sensi cooperano tra loro nel definire quella che è la percezione complessiva del prodotto in esame.

Si tratta di una disciplina scientifica che può trovare impiego in diversi settori, in maniera trasversale e verticale, possono essere contemplati ambiti che vanno da quello alimentare al settore dei prodotti cosmetici, per passare attraverso il settore delle comunicazioni (pubblicità, ecc…) e del marketing, come detto in precedenza; se ne sono tralasciati molti altri proprio perché non c’è settore in cui questo strumento di analisi non possa essere applicato, per esempio anche i servizi bancari, postali, ecc… potrebbero essere oggetto di un panel (es. capire la qualità del servizio offerto).

L’analisi sensoriale è uno strumento innovativo poiché permette di caratterizzare e realizzare prodotti/servizi che siano in grado di soddisfare il consumatore finale. Possiamo percepire ed analizzare bisogni ed emozioni del consumatore e al contempo dare risposte in termini di innovazione di prodotto e di processo, declinando infine i giudizi edonici in termini di attività di Marketing.