Il mercato: vera esperienza sensoriale

Camminare od attraversare il centro città di un paese durante lo svolgimento del mercato settimanale è un’esperienza sensoriale a tutto tondo.

Suoni, profumi, colori modificano ed arricchiscono di innumerevoli dettagli lo scenario di qualsiasi centro urbano.

Alla pari del cibo, che può essere analizzato utilizzando tutti e 5 i sensi, anche per il mercato è possibile redigere un profilo sensoriale.

L’analisi sensoriale è uno strumento che fornisce “nuovi occhi”, ovvero permette al suo fruitore di oggettivare il percepito. Ci si allontana dalle valutazioni legate alla soggettività elaborando giudizi scientifici.

Alla vista, lo svolgimento del mercato paesano, porta con sé un gran brulicare di tonalità e tinteggi date dai tessuti di vario genere, appesi lungo le bancarelle di abiti o di tappezzerie, ma comprendono anche i vari colori che permettono di distinguere tra loro frutti ed ortaggi di stagione.

La moltitudine di nuance rende il mercato un’esperienza visiva che può essere paragonata alla tavolozza di colori di un artista. Le molteplici tonalità si ritrovano vicine tra loro ed insieme risultano armoniche.

Non è esclusa nell’ esperienza sensoriale del mercato, la sfera tattile. Il tatto diventa un vero e proprio “venditore silenzioso” dei tessuti. La piacevolezza che deriva dall’accarezzare una seta o un pizzo, innescano delle reazioni emozionali che incrementano lo stato di benessere del corpo.

Anche la sfera uditiva riveste un ruolo rilevante durante lo svolgimento del mercato, il gran vociferare dei commercianti riempie l’atmosfera di allegria e caos allo stesso tempo. Le parole dei venditori si fondono con quelle degli acquirenti ed un momento puramente commerciale come quello del mercato rionale diventa ben presto un’occasione sociale.

L’olfatto forse è il senso maggiormente coinvolto durante una passeggiata al mercato. Delicati profumi di pane lievitato e di pasticceria si mescolano con odori più persistenti quali quelli di carne grigliata o di cibi fritti. Immancabile in ogni mercato paesano è la presenza della bancarella dedicata ai salumi e formaggi del territorio. Il solo avvicinarsi nei dintorni di essa porta con sé svariati sentori; il caseoso del caglio si mescola con sentori di affumicato delle carni stagionate e la speziatura dei formaggi erborinati si sposa con la salagione dei prosciutti.

Degustare uno di questi prodotti, in un’atmosfera ricca come quella del mercato, scopre gusti e caratteristiche uniche. Al gusto emerge la territorialità dei prodotti locali, la loro succulenza e la loro persistenza gustativa. I sentori di latte sono differenti rispetto ai prodotti acquistati altrove, il latte cagliato richiama alla memoria i foraggi ed il fieno appena sfalciato. La consistenza dei formaggi risulta cremosa e compatta allo stesso tempo.

Tutto questo mescolarsi di profumi, voci, esperienze e persone rende unica qualsiasi passeggiata tra i banchi del mercato ed è facile riflettere come nuovamente il cibo porti con sé tanti valori ed abitudini. Ogni mercato è un’esperienza sensoriale senza uguali, in cui il territorio, i gusti e le tradizioni s’intrecciano tra loro in maniera singolare.

Chiara Gasparini