Regione che vai, fugassa che trovi: il fugassin veneto

I consumatori odierni, sempre più informati ed appassionati al mondo del food, ricercano costantemente prodotti legati al territorio, alla tradizione locale ma soprattutto che abbiano qualcosa da raccontare di sé. L’arte di raccontare storie o storytelling è una metodologia relativamente “giovane” che mira ad esplorare nuovi mondi. Tale viaggio consente di descrivere esperienze, legate anche al cibo, raccontando storie e passando inevitabilmente attraverso quella che è l’esplorazione sensoriale. La curiosità e la voglia di uscire dagli schemi consueti, portano i consumatori a desiderare di assaggiare prodotti meno noti, più elitari ma soprattutto a volerne trovare le peculiarità che rendono unico il prodotto. E’ questo il caso del fugassin veneto. La focaccia veneta, rappresenta un lievitato fuori dalla consuetudine e dai normali stereotipi. Infatti essa rovescia il pensiero comune di ritenere solo regioni come la Puglia o la Liguria affini al mondo delle focacce.

Il fugassin veneto o fugassa veneta, risale a tempi antichi e trova la sua origine tra la zona del trevigiano e di Venezia. Tale dolce è un lievitato immancabile sulle tavole della Regione Veneto ed esso accompagna  le festività pasquali. La sua preparazione nasce da alcune abili aggiunte operate all’impasto del pane e alla sua lenta lievitazione. Quest’ultima è la fase che rende estremamente gradevole la focaccia veneta, in quanto il prodotto è moto apprezzato e ricercato per la sua sofficità. Originariamente il fugassin era una preparazione dolce destinata alle classi meno abbienti della zona ma ben presto tale lievitato ha conquistato tutti, diventando un prodotto immancabile da consumare in famiglia o da donare. La focaccia veneta altro non è che un dolce da forno lievitato a lungo dalle mani di esperti mastri pasticceri. L’impasto di tale dolce prevede ingredienti come farina, burro, zucchero, uova, mandorle.  Apparentemente, tale prodotto può sembrare un dolce di facile preparazione ma in realtà non è così. La lunga lievitazione, le sue fasi sono passaggi che vanno condotti con sapienza per ottenere tale unicità di prodotto.

Visivamente, la focaccia veneta si presenta con una forma rotonda, arricchita esternamente da granella di zucchero e mandorle. Tale dolce si mostra di color giallo-dorato con la superficie lucida e senza imperfezioni esterne. Al gusto, i sentori che derivano dall’assaggio sono il dolce, l’amaro ed il salato. La persistenza gustativa e l’armonia complessiva sono i descrittori che maggiormente contraddistinguono il prodotto terminata la sua degustazione. Dal punto di vista olfattivo, i descrittori che più si riscontrano nella focaccia sono il tostato ed il caseoso ma anche sentori di vaniglia, di agrumi, di lievito e di pasticceria.  La complessità olfattiva e retrolfattiva rendono la focaccia veneta un prodotto ricco ed elegante.

Il valore del cibo non risiede solo nell’aspetto nutritivo del prodotto ma è legato ad aspetti ben più profondi. Come nel caso della focaccia veneta, essa non rappresenta solo un dolce tipico del periodo pasquale ma bensì porta con sé una fetta di storia, di tradizione ed ingegno della regione che va conosciuta, apprezzata e mantenuta.

Chiara Gasparini