“Espressione di un rito sociale: l’aperitivo.”

Innegabile come in questo periodo di “lockdown” si siano perse alcune delle abitudini che fino a qualche mese fa scandivano la nostra esistenza, ormai parti integranti della routine. Diventato un “must”, soprattutto nel nord Italia, si afferma come momento di tendenza: l’aperitivo è espressione di un rito sociale dove la bevanda che si sorseggia passa quasi in secondo piano. Alla fine del ‘700 Antonio Benedetto Carpano coniò tale definizione, attribuendola ad una bevanda aromatizzata che si degusta per stimolare l’appetito; con l’avanzare del tempo anche questo concetto si è ampliato. Si è trasformato in una scusante, una pausa per potersi ritrovare, per poter stare con gli amici. L’aperitivo è diventato un catalizzatore d’incontri fornendo una location gioiosa e rilassata. Non c’è periodo che precluda tale attività, ma niente di meglio è dato dal fascino di quel periodo dell’epilogo primaverile e prima dell’arrivo del caldo afoso; in cui le giornate si allungano, il sole a tramontare sempre più tardi e l’aria frizzantina si accosta ai colori a tinte pastello del cielo che lentamente abbracciano l’oscurità notturna. L’aperitivo è un momento anche per i nostri sensi; un attimo d’estasi che vede aprirsi un mondo di sensazioni. All’istante si percepisce un effluvio di odori che stimolano i recettori olfattivi; nelle più moderne versioni, all’aperitivo si accompagna anche una svariata quantità di sfiziosità sia per i sensi sia per la linea. I sentori fruttati, freschi e floreali dei nostri profumi si uniscono a note di tostato, di pane, di spezie, cannella, di pimento e di tabacco date dall’inesauribile bravura del barman. L’acidità e la freschezza del nostro drink ben si sposano alla sapidità ed all’untuosità conferita dagli stuzzichini che con disinvoltura assaggiamo mentre siamo intenti a colloquiare. Una componente amara, più o meno variabile, brama quella salata fornita dagli snack. Le diverse sfumature degli aperitivi variano da un giallo paglierino, ad un arancione acceso, ad un rosso bordeaux fino ad un verde smeraldo, che complici della stagione, incontrano le tonalità vivaci e le trame floreali dei nostri abiti. Note allegre ed armoniose, coperte dalle risate, fanno da sottofondo ad un evento che si conclude solamente quando la fame sopraggiunge. Solleticati sia i nostri sensi che il nostro appetito, siamo pronti per la portata principale.

Francesca De Zotti Michielin