L’evergreen della pasticceria: il Tiramisù

Da sempre il bel Paese è conosciuto in tutto il mondo per le sue eccellenze in ambito culinario, la fama di tali prodotti ci rende un paese inimitabile sotto ogni aspetto. Tiramisù è la quinta parola della cucina italiana più conosciuta all’estero, la prima nella pasticceria. Protagonista nella linea dei dessert, ha origini antichissime ma ancora oggi rimane un dolce amato da grandi e piccini. L ‘etimologia della parola stessa indica come il dolce sia un gesto che solleva l’anima, derivante dal dialetto trevigiano “Tireme su”, italianizzato negli ultimi decenni del secolo scorso nel nome che ben conosciamo ormai tutti. Numerose sono le varianti, ripreso in versione light, gourmet, vegana e scomposta ma la tradizione la fa da padrona. Questi piccoli mattoncini dolci sono caratterizzati da un’alternanza compositiva; tra un biscotto, chiamato savoiardo, imbevuto di caffè si frappone un soffice velo di crema al mascarpone, il tutto viene coperto da una spolverata di cacao. È proprio questo il primo elemento a balzare all’occhio, di cui si può apprezzare sia l’omogeneità della sua distribuzione sia la sua tonalità e saturazione. La crema al mascarpone si presenta visivamente compatta e di una colorazione bianco avorio, che si distende su di un letto di savoiardi dalla colorazione bruna conferita dal caffè e da una compattezza tuttavia tale da sostenere l’intera fetta. A livello gustativo le nostre papille vengono pervase da una dolcezza marcata della crema controbilanciata da una lieve sensazione amara del caffè; creando un equilibrio ed una sapidità nella cavità orale. La spugnosità del biscotto si amalgama alla morbidezza del mascarpone creando una percezione sferica in bocca. L’untuosità, riportata dalla componente lipidica della crema, si accompagna piacevolmente alla pungenza determinata dalle componenti nervine del dessert. Sul panorama olfattivo predominano dei sentori di pasticceria con note di cacao, nocciola e vaniglia creando un bouquet aromatico intenso e persistente. Note tostate e di caffè entrano in simbiosi con delle sensazioni olfattive che richiamano l’odore della panna; tali quadro si completa con note floreali dove spiccano fiori bianchi e note fruttate.

  Francesca De Zotti Michielin